Pellegrinaggio mariano

Sarà Maria ad accompagnare i passi delle undici comunità etniche cattoliche presenti in Diocesi di Padova, che cammineranno al fianco dei gruppi e realtà di animazione missionaria provenienti dalle varie parrocchie e vicariati. L’appuntamento – dal titolo, “In cammino con Maria” – sarà domenica 14 maggio alle 14.30 presso il santuario di Monteortone, da dove, dopo un momento di preghiera iniziale, prenderà avvio il pellegrinaggio che, dopo un percorso di circa tre chilometri, porterà alla Sma (Società missioni africane) di Feriole.

A organizzare questo appuntamento sono l’ufficio diocesano di Pastorale dei migranti-Migrantes, realtà che si occupa di seguire nell’annuncio, nelle celebrazioni e nella vita comunitaria i fedeli che fanno parte delle comunità etniche cattoliche, e il Centro missionario diocesano. Per la prima volta le due realtà uniscono le loro forze per questa iniziativa, «una felice collaborazione, piuttosto significativa – sottolinea don Gianromano Gnesotto, direttore di Migrantes – in quanto ci dice di una Chiesa missionaria in uscita, attenta alle tante forme di evangelizzazione e allo stesso tempo, che accoglie persone provenienti da altri paesi. È la cosiddetta missione che viene a noi attraverso i migranti, portandoci l’entusiasmo e la ricchezza delle loro tradizioni: è una Chiesa che dona e riceve allo stesso tempo».

Nel pomeriggio, scandito da una “marcia orante”, sarà recitato il Rosario con i misteri gloriosi. All’inizio di ogni decina dell’Ave Maria – che sarà proclamata la prima metà nella lingua di ciascuna comunità, la seconda parte in italiano – ci saranno delle intenzioni particolari: si pregherà per la Chiesa di Padova nel suo cammino sinodale; per i Paesi di provenienza delle etnie presenti; infine un ringraziamento per ciò che di buono il Signore ci dona. Non è casuale il fatto che il primo mistero proclamato, dove si annuncia la resurrezione, sarà affidato alla comunità ucraina «che attende una luce di speranza, una rinascita» afferma don Gnesotto. In due delle cinque tappe dei misteri ci saranno delle meditazioni preparate dal Centro missionario. Il tutto si concluderà nella sede della Sma con la messa, animata dai vari gruppi presenti, e un momento conviviale.

«Sarà un pomeriggio di preghiera, di spiritualità e fraternità – evidenzia don Raffaele Coccato, direttore del Centro missionario diocesano – dove vogliamo mostrare il desiderio di annunciare il Vangelo insieme, in maniera integrata e armonizzata. Sarà anche un’occasione, per le nostre due realtà, di conoscersi».

Paolo Gallerani