A Velo di Lusiana, nel sagrato della chiesetta dell’Emigrante i rappresentanti dei circoli dei Vicentini nel Mondo sparsi in tutti e cinque i continenti e moltissimi emigranti ogni anno partecipano alla tradizionale festa dei migranti, in uno dei luoghi simbolo dell’emigrazione vicentina. La chiesetta di Velo è stata voluta, progettata e costruita con il contributo degli emigranti dell’Argentina, che hanno donato anche la “Madonnina”. L’altare dove, don Elia Ferro, delegato per la Pastorale dei Migranti della Diocesi di Padova e dall’arciprete di Lusian celebrano la messa, è stato realizzato su un carrello della miniera di Marcinelle (Belgio) dove l’8 agosto 1956 morirono 262 minatori, in gran parte parte italiani. Don Elia Ferro ricorda spesso l’impegno dell’Ente Vicentini nel Mondo a favore di quanti «sono partiti dalla nostra terra con un sogno nel cuore in cerca di avvenire e che con tanto sacrificio sono riusciti a realizzarlo». «Gli emigranti», sottolinea ancora don Elia, «ci aiutano ad aprire i nostri orizzonti e ci fanno capire che il mondo non ha confini». Il sindaco di Lusiana Corradin fa gli onori di casa e premia ai molti i sindaci, e autorità regionali e provincili presenti.