XII Giornata della Memoria e dell’Accoglienza

Nel Mediterraneo, il 3 ottobre di 12 anni fa, avveniva la tragedia conosciuta come “naufragio di Lampedusa”. In quella notte 368 immigrati morirono in mare nel tentativo di raggiungere quest’isola, chiamata la “Porta dell’Europa”.

Dopo quella tragica notte sono continuate a morire migliaia di persone davanti alle coste del Mar Mediterraneo. Toccano la nostra coscienza e chiedono che queste tragedie non si ripetano più.

Per questo dal 2016 questo giorno è riconosciuto come Giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza.

Facciamo dunque memoria dei morti, ma ricordiamo coloro che fuggono da guerre e persecuzioni, e che non dovrebbero trovarsi nelle condizioni di essere soccorsi, ma accolti. Per questo si continua a chiedere che tra le priorità delle istituzioni nazionali ed europee ci siano le vie legali per garantire accesso alla protezione e all’accoglienza dignitosa, garantendo maggiori diritti e non alimentando odio e conflittualità.

Fare memoria è un atto dovuto, ma deve diventare sempre più un atto di responsabilità, per mettere fine ad avvilenti contrattazioni in cui i diritti e la dignità di ciascuna persona migrante non sembrano avere alcun valore.

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