Maturare una mentalità nuova

Nella Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, domenica 24 settembre, il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, ha celebrato la Santa Messa internazionale in Cattedrale con le comunità etniche ed i cappellani etnici che ne hanno cura.

Nell’omelia il vescovo ha detto: “Vorrei che riflettessimo seriamente sul fenomeno migratorio, che ricollocassimo l’attenzione sulle migrazioni per leggerle in termini profetici e che questo esercizio di discernimento fosse affrontato in primo luogo nelle nostre parrocchie. Certe interpretazioni molto comuni, proposte dalla politica, ma che ormai fanno parte del sentire comune e che si sentono nelle strade e in tanti luoghi fisici o virtuali hanno poco a che fare con il piano di Dio.

Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo maturare una mentalità nuova, molto diversa da quella corrente, che si è diffusa anche nelle nostre parrocchie e che parla di rifiuto, sospetto, difesa di privilegi ecc. Dobbiamo maturare una reale mentalità evangelica di accoglienza, apertura, stupore, fiducia, dialogo e impegno assieme alle persone che provengono da altri paesi. Di questa mentalità nuova noi siamo i portatori. Come conseguenza, dobbiamo operare concretamente per offrire luoghi in cui l’accoglienza non sia solo risposta all’emergenza ma anche laboratorio di inclusione e integrazione”.