Bilal. Viaggiare, lavorare, morire da clandestini
Il libro del mese
Un nome falso. Gli euro avanzati e la capsula con i dollari. Il tubetto di colla per nascondere le impronte digitali. Il borsone nero. Il giubbotto salvagente. Il pile. Le vecchie ciabatte. La bottiglia d’acqua da un litro e mezzo. Ecco cosa è servito al giornalista Fabrizio Gatti per trasformarsi nel clandestino Bilal e raccontare il dramma sconvolgente di chi si mette in marcia dal … Continua a leggere









